SIAE: si paga sempre? chi la deve pagare e quanto?

05.08.2021

Un matrimonio, un compleanno e più in generale una festa privata vengono spesso animati da un Dj professionista.
Quando questo avviene, si canta e si balla... e quindi si paga la SIAE, ovvero la società che tutela i diritti degli autori e degli editori.
Quando si paga? quando non si paga? e quanto costa la Siae per una festa privata con Dj?

Chi paga la Siae

La prima cosa su cui fare chiarezza è proprio questa: Il pagamento SIAE non spetta al dj che avete incaricato di animare la vostra festa, ma spetta chi organizza l'evento. Siete voi ad organizzare l'evento e quindi spetta a voi rivolgervi all'ufficio Siae di competenza territoriale anche mediante accesso web, per ottenere il permesso di riproduzione della musica (dal vivo o registrata). Alcuni Dj professionisti più organizzati offrono nel proprio servizio anche la gestione burocratica degli adempimenti SIAE a voi spettanti; tuttavia il pagamento dei diritti SIAE rimane comunque totalmente a vostro carico e deve essere effettuato anticipatamente al rilascio del permesso.
Al Dj spetta invece la compilazione del borderò, modulo che vi verrà fornito unitamente al permesso che avete ottenuto dall'ufficio territoriale dietro pagamento dei diritti SIAE.
In questo caso trattandosi di musica registrata e riprodotta dal Dj mediante supporti fonografici CD, DVD, MP3, ecc, il borderò è di colore verde (modello 107/SM)
La compilazione prevede le seguenti informazioni:

  • Nome e indirizzo del locale in cui si svolge la festa;
  • Generalità del titolare del permesso ed il numero dell'autorizzazione rilasciata dalla SIAE;
  • Generalità (compresi codice fiscale e numero di iscrizione all'Enpals) del musicista/dj;
  • Sequenza cronologica dei brani eseguiti e l'autore della musica dei singoli brani;
  • Firma del titolare dell'esecuzione (cioè del musicista o del dj).

Il borderò dovrà essere consegnato dal titolare del permesso (quindi da chi organizza la festa o da chi ha chiesto l'autorizzazione per avere la musica, non dal musicista o dal dj) entro tre giorni all'ufficio territoriale della SIAE che gli ha rilasciato il permesso.

Il Dj è obbligato ad avere l'agibilità dell'Enpals, cioè dell'Ente previdenziale dei lavoratori dello spettacolo, oggi assorbito dall'Inps.
Questa condizione è precisa responsabilità del Dj. In difetto sarebbe lui a pagarne le conseguenze e non chi organizza l'evento.
E assolutamente consigliabile verificare la regolarità del Dj prima di ingaggiarlo per evitare che il proprietario della location in cui si svolgerà l'evento da voi organizzato, soggetto a sua volta passibile di sanzione in caso di controlli, interdica il Dj inadempiente lasciandovi di fatto senza animazione.

Quando si paga la Siae

La SIAE si paga ogni qualvolta si organizza un evento o una festa privata a cui partecipano delle persone, anche se ad ingresso gratuito. Quello che alla società di autori interessa è l'esecuzione pubblica della musica di proprietà altrui, indipendentemente dal fatto che si tratti di una festa in un ristorante, in un piano bar o in discoteca.Per «festa privata» la SIAE intende «i festeggiamenti a carattere privato (matrimoni, battesimi, cresime, compleanni, feste di laurea e analoghi festeggiamenti) in luoghi diversi dalla propria abitazione offerti da privati e riservati ai propri invitati, nel corso dei quali avvengono esecuzioni di brani musicali appartenenti al repertorio Siae - Divisione Musica». Da questa definizione, tratta dal regolamento della Società, emergono due considerazioni:

  • Una festa presso la vostra abitazione privata non prevede in alcun caso il pagamento SIAE, visto che non si tratta di un luogo pubblico;
  • E' previsto il pagamento SIAE soltanto se durante la festa vengono eseguiti dei brani censiti nel repertorio SIAE. Vi sono artisti che non registrano le proprie canzoni nel repertorio SIAE ma in altri archivi, escludendo pertanto ogni diritto da parte di Siae come verrà spiegato in seguito.

Cosa è ulteriormente previsto per la riproduzione di musica registrata censita negli archivi SIAE?
Sempre a carico dell'organizzatore è necessario pagare anche i diritti connessi al produttore del supporto fonografico (case editrici che hanno prodotto i brani dichiarati sul borderò) e agli artisti interpreti o esecutori dei brani.

Quando non si paga la Siae

Il modo più semplice (e più diffuso) per non pagare la SIAE per una festa privata o in un esercizio pubblico è quello di ricorrere alle piattaforme con licenza Creative Commons (note come licenze CC). Si tratta di un'organizzazione americana senza scopo di lucro che ha ampliato l'elenco delle opere condivisibili e utilizzabili in pubblico, in maniera legale, e non soggette al pagamento della SIAE.

Queste licenze si riservano soltanto alcuni diritti di utilizzo, modificando la rigida regola del copyright in cui "tutti i diritti sono riservati". Dopo avere ben chiaro quali sono quei diritti, è possibile diffondere musica in un locale o suonare in pubblico solo i brani distribuiti da questo tipo di licenze. Quindi, come detto prima, non quelli protetti dalla Siae.

Un esempio pratico di piattaforma sotto licenza CC è Jamendo che, attraverso JamendoPRO ha lanciato più di 180.000 brani fuori catalogo SIAE disponibili per la loro diffusione in qualsiasi tipo di esercizio o di spazio pubblico. Tutti accessibili direttamente online. Si può, dunque, scaricare musica gratis, senza limiti e in modo legale. Gli artisti ricevono, comunque, un compenso e, soprattutto, trovano un nuovo canale per far conoscere la loro musica. Un certificato di conformità giuridica giustificherà l'esenzione Siae in caso di controlli. La piattaforma fornisce, inoltre, il permesso di utilizzare i brani per altri scopi: pubblicità, videogiochi, documentari, filmati professionali.

C'è un altro caso in cui è possibile non pagare la SIAE ed è quello che riguarda le esibizioni in cui vengono proposti brani di autori deceduti da più di 70 anni. Questi brani vengono considerati di pubblico dominio e, pertanto, liberi da diritti.

Quanto si paga di Siae

Le tariffe Siae per una festa privata variano a seconda del tipo di evento e dal numero degli invitati. Le cifre ufficiali sono:

  • Per un compleanno: 79 euro (non c'è un tetto sul numero degli ospiti). Ma per avere questa tariffa ridotta, ci sono due requisiti: che il compleanno sia del titolare del permesso o di un suo figlio minorenne. E che l'evento avvenga nei 15 giorni precedenti o successivi alla data di nascita del festeggiato.
  • Per un matrimonio: 199 euro fino a 200 invitati e 299 euro oltre i 200 invitati.
  • Per altri tipi di festeggiamenti: 99 euro fino a 200 invitati e 149 euro oltre i 200 invitati.

A queste cifre, ovviamente, va aggiunto il compenso dell'artista, ma questa è una voce di costo estranea a SIAE che entra nella gestione amministrativa del Dj che, come detto, deve essere regolarizzato ai fini contributivi con iscrizione all'Ente previdenziale dei lavoratori dello spettacolo (l'Enpals, oggi assorbito dall'Inps) pena sanzioni.

Inoltre per la musica registrata, come anticipato, il costo aumenta: oltre al diritto di autore, è necessario pagare i diritti connessi spettanti ai produttori dei supporti fonografici e agli artisti interpreti o esecutori dei brani, ovvero:

  • Per un compleanno: 24 euro (non c'è un tetto sul numero degli ospiti). Valgono gli stessi requisiti visti in precedenza: che il compleanno sia del titolare del permesso o di un suo figlio minorenne e che l'evento avvenga nei 15 giorni precedenti o successivi alla data di nascita del festeggiato. Più 79 euro di diritti di autore, totale: 103 euro.
  • Per un matrimonio: 79 euro fino a 200 invitati (totale 278 euro) e 199 euro oltre i 200 invitati (totale 498 euro).
  • Per altri tipi di festeggiamenti: 34 euro fino a 200 invitati (totale 133 euro) e 54 euro oltre i 200 invitati (totale 203 euro).

LE PRESENTI TARIFFE SONO SOGGETTE A REVISIONE DA PARTE DI SIAE